Cristiano Ragni
La nazione e il teatro
Alberico Gentili, Shakespeare e l'Inghilterra elisabettiana
Scritture e linguaggi, 3
2021
Isbn: 9788885803459
Pagine: 320
Cosa si intende per nazione? Nell’epoca tumultuosa della frattura del Cristianesimo, delle guerre di religione e delle grandi scoperte geografiche, l’Inghilterra elisabettiana, posta alla periferia del continente europeo ma forte delle sue antichissime istituzioni e capace di azioni spregiudicate per assicurarsi un nuovo ruolo sullo scacchiere europeo, costruisce la propria identità anche accogliendo esuli e rifugiati provenienti da mezza Europa. Fra questi, l’italiano Alberico Gentili – professore regio di Civil Law a Oxford ed estensore del primo trattato di giurisprudenza internazionale, il De iure belli – è protagonista di un’accesa polemica con John Rainolds, puritano ostile alla politica ecclesiastica della regina. L’oggetto della controversia è l’arte nel suo più profondo punto di contatto con la società, la storia, l’identità politica inglese. Rainolds condanna il teatro senza appello perché distoglie gli uomini da Dio, mentre Gentili lo difende dalla furia moralizzatrice dei puritani. Una polemica che ne contiene altre, come quella sul ricorso alla guerra: per il partito di Rainolds, crociata necessaria in difesa della vera Chiesa contro l’anticristo spagnolo; per il padre del diritto internazionale, e significativamente anche per Elisabetta e i suoi ministri, strumento sottratto alla sfera della religione, necessario per il ridimensionamento delle ambizioni di Filippo II.
Cristiano Ragni ricompone i numerosi tasselli di questo intreccio di politica, teatro e nascita della nazione seguendone le tracce in alcune opere di Shakespeare che lo rendono manifesto e ne esplorano le parti più oscure. I drammi storici che qui vengono analizzati mostrano come Shakespeare – nemico dei puritani quanto la regina e Gentili – fosse consapevole che la nazione è una costruzione complessa alla stregua di un’opera d’arte, in cui leggi ed emozioni vanno abilmente mescolate. Come accadde nel regno di Elisabetta. E come Shakespeare seppe raccontare a teatro.
Cristiano Ragni è assegnista di ricerca in Letteratura Inglese all’Università degli Studi di Genova. Dopo aver
conseguito il Dottorato di Ricerca in Letterature Comparate all’Università degli Studi di Perugia, è stato
assegnista di ricerca all’Università degli Studi di Torino per un anno. Nel 2014 ha trascorso un semestre
come Visiting PhD Student presso il Warburg Institute di Londra. Si occupa principalmente dei rapporti fra
teatro, politica e teologia nell’Inghilterra elisabettiana, con particolare attenzione ad autori quali
Christopher Marlowe, William Shakespeare e Alberico Gentili. Si interessa anche di teatro accademico in
neo-latino e della ricezione del classico in età moderna e contemporanea. Ha curato la prima edizione
italiana de Il Massacro di Parigi di Christopher Marlowe (Perugia, 2017). Oltre a numerosi contributi in
volumi collettanei, ha pubblicato articoli su Textus, Annali di Ca’ Foscari, Rinascimento, InVerbis, Notes &
Queries e The Sixteenth Century Journal.